Formazione professionale
L’Associazione effettua corsi di formazione e aggiornamento professionale con crediti ECM, rivolti agli operatori della salute mentale (psicologi, psicoterapeuti, medici, assistenti sociali, educatori).
E’ sempre possibile partecipare alla formazione proposta dall’ Associazione accedendo ai corsi attivi o acquistando corsi e seminari di proprio interesse.
L’Associazione mette a disposizione il proprio materiale formativo, senza vincoli temporali, permettendo a chi ne fosse interessato, di acquistare il materiale e il corso cliccando qui.
Informazione e Prevenzione
L’Associazione effettua interventi con finalità informativo-educativo su tematiche specifiche. Gli incontri vengono strutturati con l’utilizzo di metolodologie diverse, pensate in accordo con la committenza e sulla base dell’utenza.
Questi momenti di gruppo consentono di attivare una riflessione e un confronto fra i partecipanti.
Gruppi con l’utilizzo di metodologie psicoattive ed esperienziali
L’Associazione propone interventi di gruppo, utilizzando metodologie psicoattive ed esperienziali, che consentano ai partecipanti di attivare, partendo dal proprio vissuto, sia le proprie risorse cognitive sia la propria sfera emotiva.
Tale metodologia permette ai partecipanti di sentirsi più coinvolti e liberi nella propria espressione. Ciascun membro del gruppo parteciperà attivamente al lavoro, portando il proprio contributo. La valorizzazione dell’individuo, della propria esperienza ed emotività sono alla base della tecnica.
Gruppi a mediazione fotografica
I gruppi a mediazione fotografica sono gruppi espressivi/ formativi in cui la fotografia è utilizzata come elemento attivatore. I gruppi traggono spunto dalle teorie di C. Vacheret e dal Photolangage, ma anche dall’apporto di J. Weiser.
Si parte da una consegna verbale per poi riflettere insieme attraverso la scelta di una foto, il cui significato è creato dall’osservatore durante il processo di percezione dell’immagine e poi condiviso in gruppo. In altri casi, a seconda del contesto e dell’obiettivo del percorso, può essere richiesto di portare foto da casa o fotografare insieme.
Davanti a una foto non c’è una risposta giusta o una sbagliata, ma il racconto che si sviluppa è un buon modo per iniziare a parlare dei propri sentimenti, della propria visione del mondo e per essere arricchiti dalla riscoperta che tale visione non è l’unica possibile.